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rplacuzzi
Italy
68 Posts |
Posted - 20/05/2010 : 23:44:49
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Si, la puoi raggiungere dalla marecchiese prendendo la strada per san marino,direzione gualdicciolo si prosegue in salita e dopo alcune curve si arriva a una despar-alimentari si parcheggia di fronte, la falesia è a 50mt dietro alla despar. non parcheggiare all'inizio della strada sterrata ai piedi della falesia ma al piccolo parcheggio subito sulla destra. Le vie sono un pò vicine, ma per questo non si è mai fatto male nessuno, e il posto merita per chi arrampica sul medio facile (6a-6b), le vie sotto al 5c non sono ne belle nè sicure in uscita, ma le altre meritano. Se vuoi lo schizzo delle vie mandami un'email a rplacuzzi@libero.it e te le mando.
rplacuzzi |
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marcello
Italy
82 Posts |
Posted - 21/05/2010 : 13:35:32
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[quote]Messaggio originale di luigi
Davide Moretti,non Daniele... Daniele ha chiodato nelle Marche
ops! giusto. Mi suonava un po' strano. |
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rplacuzzi
Italy
68 Posts |
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samu
Italy
632 Posts |
Posted - 10/06/2010 : 09:50:32
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GRAZIE RENATO.
Morfologia della struttura (prese naturali/artificiali)
Tenendo ben presente che si considera inammissibile la tendenza alla modificazione di una struttura rocciosa mediante il taglio o la creazione di prese ed appoggi non può essere ammessa nessuna eccezione sulla base delle seguenti considerazioni.
La morfologia della roccia può rendere oggettivamente impossibile la salita in libera di un itinerario ( la distanza tra due prese è maggiore della massima estensione delle braccia di una persona di media corporatura ) . Quanto più la falesia risulti avere roccia compatta, o al limite priva di buchi, fessure, cenge o altre asperità, tanto più è difficile che su di essa si trovino specie floristiche o avifauna in nidificazione: di conseguenza è ipotizzabile la riduzione, o l’eliminazione in casi limite, del possibile disturbo dell’attività di arrampicata nei confronti dell’ambiente circostante; alcune cave abbandonate con un tipo di roccia fortemente compatta e resa liscia dal taglio (es. cave di marmo dell’alta Toscana), quindi strutture fortemente degradate da un punto di vista ambientale, potrebbero trovare un possibile utilizzo. Considerando la continua evoluzione dell’arrampicata, con relativo innalzamento progressivo delle difficoltà, e l’uso attuale di prese un tempo ritenute “intoccabili”, diventa difficile, se non impossibile stabilire un limite oggettivo di demarcazione tra un tratto di roccia “scalabile” ed uno “inscalabile”; detto questo non si possono comunque indicare alcuni criteri riguardo l’aggiunta di prese, o la loro modificazione. Non è possibile decidere a priori il grado di una via (ad esempio “costruire” una via facile perché si vuole destinare il sito ai principianti anche se la roccia non lo permette). Il lavoro di pulizia (disgaggio) di un itinerario consiste nella eliminazione di scaglie, blocchi, lame o quant’altro di instabile che possa essere riconducibile a situazioni di pericolo oggettivo per l’arrampicatore: non è ammessa l’eliminazione di prese solidamente ancorate alla roccia per aumentare le difficoltà complessive dell’itinerario. E’ possibile “l’ammorbidimento” di buchi e scaglie particolarmente dolorose, purché tale lavoro non alteri sostanzialmente la conformazione delle prese.
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